Roberto Capaldo inizia a fare teatro negli ultimi anni di liceo, al C.A.T di Frosinone, diretto da Marco Angelilli, un teatrino underground di una piccola città di provincia.
Approfondisce lo studio della Commedia dell’Arte con Ferruccio Soleri, Carlo Boso, Claudia Contin e Ferruccio Merisi. Altri incontri formativi fondamentali sono stati con
Serena Sinigaglia, Living Theatre, Elsa Fonda, Daniela Regnoli, Yves Lebreton, Letizia Quintavalla, Gyula Molnar, Bruno Stori.
Nel 2004 scrive e interpreta È asciuto ‘o padrone, ispirato alla poesia napoletana del ‘900, vincendo il Premio Manfredi Mastroianni De Sica 2004 come miglior spettacolo e miglior attore protagonista.
Nel 2006, con il sostegno di Teatro Labrys, scrive e interpreta Morra liberamente ispirato alla cronaca di Scampia, monologo in cui un contemporaneo Pulcinella racconta la Napoli di oggi, in un dialogo battente con il pubblico. Lo spettacolo vince il Premio Nazionale Calandra 2007 come miglior spettacolo e miglior regia e nel 2008 riceve il Premio Paolo Borsellino per l’impegno sociale e civile come spettacolo dell’anno. Ancora nel 2008 Morra è in Turchia al “International Blacksea Festival”, in rappresentanza dell’Italia.
Nel 2008 è selezionato per partecipare al corso di perfezionamento per attori in tecniche e linguaggi del Teatro ragazzi della Scuola Civica Paolo Grassi di Milano,
diretto da Bruno Stori.
Nel 2009 è co-autore e interprete di Joy, performance teatrale caratterizzata da una forte componente di improvvisazione con il pubblico che va in scena anche in Festival
Internazionali, in lingua inglese.
Nel 2010 è autore e interprete di Made in China, ispirato alla vera storia di due contadini cinesi, spettacolo vincitore del Bando Nazionale Storie di lavoro 2011.
Dal 2009 al 2013 collabora, come attore e regista, agli spettacoli Sul confine eRobe dell’altro mondo della compagnia Carrozzeria Orfeo che, nel 2012, vince il
Premio Nazionale della Critica.
Nel 2011, con la paternità, si dedica più intensamente al teatro ragazzi e collaborando al progetto internazionale Universi Sensibili dell’artista Antonio Catalano con cui lavora spesso in contesti non teatrali.
Nel 2012 scrive, interpreta e dirige Vite all’incanto, pubblico bando per un riacquisto di memoria collettiva, progetto sull’Olocausto, sostenuto da Festival
Internazionale di narrazione di Arzo, Canton Ticino.
Nel 2014 è interprete e coautore di Cri, Cri, Cri, Cri, Cri, Cri,… diretto da Antonio Catalano, spettacolo vincitore del bando europeo Small size, big citizens 2014.
Nel 2015 scrive, codirige e interpreta insieme a Walter Maconi, Pollicino e l’Orco la straordinaria storia di due nemici inseparabili, sequel della fiaba di Perrault, vincitore del Premio Nazionale Otello Sarzi 2015 – Nuove figure del teatro. Nel 2016 scrive, dirige ed è uno degli interpreti di Tempesta 6+ , libero riadattamento
da “La tempesta” di William Shakespeare per un pubblico dai 6 anni.
Dal 2018 si dedica alla trilogia sul tema della casa Home Sweet Home, progetto teatrale e sociale che fino ad ora ha dato vita agli spettacoli: Casa Dolce Casa – Capitolo 1; L’intruso – Capitolo 2 (Selezione IN-BOX Verde 2021); Scoiattolo e Leo – Capitolo 3, nato nel laboratorio di narrazione a cura di Francesco Niccolini e Saverio La Ruina, del festival Montagne racconta 2021. Oltre a tenere workshop formativi di recitazione, storytelling, lettura scenica, insegna presso Accademia Viagrande Studios di Catania, scuola di teatro di Dacia Maraini di Roma, scuola Campo Teatrale di Milano, LAP (Laboratorio Artistico Permanente) di Milano e Idra Factory di Brescia.