Ingresso libero
fino ad esaurimento posti
La storia è raccontata da una sarta seduta su una sedia che utilizza oggetti quotidiani che sono in continua trasformazione, capaci di condurre in diversi ambienti e di suscitare emozioni e suggestioni rivelando suoni e ritmi sempre diversi.
Per esempio un telaio porta gli spettatori dalla cucina della casa della strega, all’ interno del bosco notturno, diventa una macchina da cucire, il letto della mamma, una porta, uno steccato, un tavolo, uno specchio…
L’attrice dà vita ai vari personaggi che si incontrano durante lo svolgersi del racconto (anche una scarpa per un momento diventa un personaggio che parla a colpi di suola) e dedica particolare attenzione al rapporto che Vassilissa ha con la propria bambolina, la sua parte istintuale, ascoltata attraverso la pratica del dialogo interiore, che le permette di superare paure e difficoltà e, alla fine, di crescere.
In caso di maltempo lo spettacolo si tiene nella Sala Planisfero della Biblioteca Panizzi